Safeguarding alla RAD

La safeguarding, o tutela, è l’azione intrapresa per promuovere il benessere dei bambini e degli adulti vulnerabili e per mantenerli al sicuro. Alla RAD ci impegniamo a salvaguardare tutti i nostri studenti, insegnanti e personale.

Significa:

  • proteggere i bambini e gli adulti a rischio di maltrattamenti
  • prevenire le menomazioni dei bambini e mettere a rischio la salute o lo sviluppo degli adulti
  • garantire che i bambini crescano in circostanze coerenti con la fornitura di cure sicure ed efficaci
  • agire per consentire a tutti i bambini e agli adulti a rischio di ottenere i migliori risultati.

Assumiamo insegnanti di danza presso la nostra sede e forniamo formazione per insegnanti di danza e un programma di danza classica a insegnanti di danza indipendenti in tutto il mondo. Tutti gli insegnanti di danza impiegati dalla RAD devono sottoporsi a un controllo DBS (Disclosure and Barring Service). Questo è un modo per determinare se qualcuno ha precedenti penali e se è idoneo al lavoro.

Abbiamo inoltre sviluppato risorse e opportunità di formazione per gli insegnanti di danza che insegnano danza classica RAD e forniamo indicazioni sulla salvaguardia delle migliori pratiche. I membri docenti della RAD sono tenuti a soddisfare almeno quanto segue nella loro appartenenza professionale:

  • Ottenere un controllo del casellario giudiziale almeno ogni tre anni
  • Autodichiarare eventuali condanne penali alla RAD
  • Partecipare alla formazione annuale sulla salvaguardia come parte delle ore di sviluppo professionale continuo

Il nostro team di tutela è impegnato a supportare gli insegnanti di danza che insegnano danza classica RAD nel loro impegno a proteggere i bambini e gli adulti vulnerabili mentre ballano.

Normativa italiana

Il quadro normativo sulla tutela dei minori è ricco e articolato, a partire dalla Costituzione, che dedica 4 articoli alla tutela dei giovani.

  • Art. 30
    È dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provve­de a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei mèmbri della famiglia legittima. La legge detta le nome e i limiti per la ricerca della paternità.
  • Art. 33
    L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme geneiali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e i gradi.Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini di scuole o per la conclusione di essi e per la abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accade­mie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
  • Art. 34
    La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvi­denze, che devono essere attribuite per concorso.
  • Art. 37
    La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

L’articolo 3 stabilisce inoltre il principio di uguaglianza formale:

tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di alcun genere (compresi, quindi, i minori); mentre l’articolo 31 attribuisce allo Stato il compito specifico di tutelare l’infanzia e la gioventù favorendo la nascita delle istituzioni necessarie a questo fine.

Per quanto riguarda la Convenzione Onu, ci sono ben 42 articoli tutti dedicati ai bambini e agli adolescenti. Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
  • Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Nel nostro Paese, poi, esistono altre leggi di tutela:

  • la legge 451/97 è di fondamentale importanza per quanto concerne le attività di controllo e di indirizzo in materia di tutela dell’infanzia
  • la legge 285/97 introduce disposizioni finalizzate alla promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza
  • la legge 269/98 tutela dei minori contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale
  • la legge 148/2000 si introduce nell’ordinamento giuridico italiano la Convenzione sulla proibizione dello sfruttamento del lavoro minorile
  • la legge 2/2001 la legislazione italiana compie un passo in avanti per ciò che concerne la tutela dei minori: viene infatti abrogato dell’articolo 3 della legge 31 maggio 1975, n. 191 in materia di arruolamento dei minorenni

Segnalare preoccupazioni: cosa faccio se sono preoccupato?

La salvaguardia è responsabilità di tutti. Se sei preoccupazione per un bambino, dovresti segnalarlo alle autorità competenti. Molte persone si preoccupano: “E se mi sbaglio?”, ma se adottiamo un approccio incentrato sulla salvaguardia del bambino, dovremmo tutti chiederci: “E se avessi ragione?”. Denunciando una preoccupazione, potresti proteggere non solo un bambino ma anche i futuri bambini:

  • Se un bambino è in pericolo imminente, conttatare il numero unico per le emergenze 112.
  • Contatta il locale servizio per la tutela dei minori.
  • Contatta la polizia. Valuteranno la situazione e prenderanno le misure appropriate per proteggere il bambino.
  • Contatta il servizio Emergenza Infanzia al numero 114, oppure con la chat online: http://www.114.it/xchatty.htm?nocache=true

Consigli per gli insegnanti RAD

Gli insegnanti RAD RAD hanno accesso a un hub di salvaguardia dedicato nell’area membri, che delinea i requisiti di salvaguardia in conformità con le migliori pratiche, nonché una guida sui principi di salvaguardia e reclutamento più sicuro. Ci impegniamo a sostenere e guidare gli insegnanti attraverso il loro impegno a proteggere i bambini mentre ballano. L’hub sarà regolarmente aggiornato con risorse utili, opportunità di formazione e consigli sulle migliori pratiche.

Non abbiamo l’autorità per indagare su accuse di abuso o altri problemi di salvaguardia, ma se ci viene segnalato un problema, lo segnaleremo all’autorità locale competente o alla polizia.

Risorse utili internazionali

Ulteriori informazioni sulla tutela

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