Tutela dei minori alla RAD

Ci impegniamo a mettere al primo posto il benessere del nostro personale, insegnanti e studenti. La tutela dei bambini e dei giovani (chiunque di età inferiore ai 18 anni) e degli adulti vulnerabili o “a rischio” è fondamentale per tale impegno.

I princìpi su cui si basa la Policy per la salvaguardia dei minori si rifanno principalmente alle normative nazionali e internazionali. I cardini principali sono:

  • la natura vitale del benessere del bambino
  • le aspettative e i requisiti relativi ai doveri di cura dei bambini

Tutte le organizzazioni che lavorano o entrano in contatto con i bambini dovrebbero avere politiche e procedure di salvaguardia per garantire che ogni bambino, indipendentemente dalla sua età, disabilità, identità di genere, razza, religione o credo, sesso o orientamento sessuale, abbia il diritto all’uguaglianza nella protezione. La RAD ha tre Senior Safeguarding Officer, un Comitato di Salvaguardia, una Politica di Salvaguardia e una serie di procedure.

Tuttavia, non abbiamo l’autorità per indagare su accuse di abuso o altri problemi di tutela. Se ci viene segnalato un problema di tutela, lo segnaleremo senza indugio alle autorità competenti.

Normativa italiana

Il quadro normativo sulla tutela dei minori è ricco e articolato, a partire dalla Costituzione, che dedica 4 articoli alla tutela dei giovani.

  • Art. 30
    È dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provve­de a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei mèmbri della famiglia legittima. La legge detta le nome e i limiti per la ricerca della paternità.
  • Art. 33
    L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme geneiali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e i gradi.Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini di scuole o per la conclusione di essi e per la abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accade­mie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
  • Art. 34
    La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvi­denze, che devono essere attribuite per concorso.
  • Art. 37
    La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

L’articolo 3 stabilisce inoltre il principio di uguaglianza formale:

tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di alcun genere (compresi, quindi, i minori); mentre l’articolo 31 attribuisce allo Stato il compito specifico di tutelare l’infanzia e la gioventù favorendo la nascita delle istituzioni necessarie a questo fine.

Per quanto riguarda la Convenzione Onu, ci sono ben 42 articoli tutti dedicati ai bambini e agli adolescenti. Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
  • Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Nel nostro Paese, poi, esistono altre leggi di tutela:

  • la legge 451/97 è di fondamentale importanza per quanto concerne le attività di controllo e di indirizzo in materia di tutela dell’infanzia
  • la legge 285/97 introduce disposizioni finalizzate alla promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza
  • la legge 269/98 tutela dei minori contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale
  • la legge 148/2000 si introduce nell’ordinamento giuridico italiano la Convenzione sulla proibizione dello sfruttamento del lavoro minorile
  • la legge 2/2001 la legislazione italiana compie un passo in avanti per ciò che concerne la tutela dei minori: viene infatti abrogato dell’articolo 3 della legge 31 maggio 1975, n. 191 in materia di arruolamento dei minorenni

Segnalazioni di abusi

La salvaguardia è responsabilità di tutti. Se sei preoccupazione per un bambino, dovresti segnalarlo alle autorità competenti. Molte persone si preoccupano: “E se mi sbaglio?”, ma se adottiamo un approccio incentrato sulla salvaguardia del bambino, dovremmo tutti chiederci: “E se avessi ragione?”. Denunciando una preoccupazione, potresti proteggere non solo un bambino ma anche i futuri bambini:

  • Se un bambino è in pericolo imminente, conttatare il numero unico per le emergenze 112.
  • Contatta il locale servizio per la tutela dei minori.
  • Contatta la polizia. Valuteranno la situazione e prenderanno le misure appropriate per proteggere il bambino.
  • Contatta il servizio Emergenza Infanzia al numero 114, oppure con la chat online: http://www.114.it/xchatty.htm?nocache=true

Consigli per gli insegnanti RAD

Gli insegnanti RAD RAD hanno accesso a un hub di salvaguardia dedicato nell’area membri, che delinea i requisiti di salvaguardia in conformità con le migliori pratiche, nonché una guida sui principi di salvaguardia e reclutamento più sicuro. Ci impegniamo a sostenere e guidare gli insegnanti attraverso il loro impegno a proteggere i bambini mentre ballano. L’hub sarà regolarmente aggiornato con risorse utili, opportunità di formazione e consigli sulle migliori pratiche.

Risorse utili internazionali